ORSI DELLA LUNA
In Cina, gli orsi sono imprigionati per poter estrarre loro la bile, una sostanza utile per alcuni trattamenti di medicina tradizionale cinese, ma che è già efficacemente riprodotta in laboratorio e disponibile in commercio (molecola sintetica UDCA). Costretti a terribili sofferenze, rinchiusi in gabbie strettissime che impediscono ogni movimento, tenuti in vita solo per estrarre la bile ritenuta utile per la medicina tradizionale cinese: è questo il destino per più di 12mila orsi in Cina, condannati a un inferno di sofferenze, anche per vent’anni, finché la morte non li libera. Per estrarre loro la bile viene impiantato un catetere nell’addome(non sterile e spesso arrugginito) fino a perforare la cistifellea.Poiché la ferita non può rimarginarsi, gli orsi contraggono infezioni, tumori, setticemia e peritoniti, che li conducono lentamente, e fra atroci sofferenze, alla morte.Per accelerare il processo di estrazione gli orsi vengono costretti nelle “crush-cage”, gabbie in cui una grata di metallo li schiaccia, frantumandogli le ossa. Ogni tentativo di liberarsi li porta a ferirsi e a provare ancora più dolore. Non hanno scampo. È una camera di tortura, un inferno per gli animali. Si vede benissimo che non si possono letteralmente muovere, non possono alzarsi, non si possono girare, la sola cosa che gli è concessa è di stendere una zampa fuori dalla gabbia per cercare del cibo. Risale ai primi giorni di agosto la notizia della mamma orso che imprigionata in una delle fabbriche dove si estrae la bile agli orsi, in Cina, ha strangolato il figlio per poi togliersi la vita.Il cucciolo stava piangendo - riporta il portale cinese Reminbao.com - mentre gli veniva inserito il catetere per l’estrazione della bile, quando la madre è riuscita a liberarsi dalla gabbia in cui era rinchiusa: ha provato a forzare la prigione del figlio, ma incapace di liberare il suo cucciolo, lo ha soffocato per poi scagliarsi contro un muro a testa bassa, ponendo fine anche alle sue sofferenze.Un atto esemplare di amore estremo, un grande sacrificio, un istinto innato, un meccanismo di difesa che interviene quando a rischio non è solo un individuo ma l’intero gruppo.Un episodio che fa riflettere sulla vita, sulla dignità, sull’amore, sul rispetto.Pablo Neruda scriveva «Essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare» e gli animali ne hanno piena consapevolezza, a differenza di tanti esseri umani… L’associazione conduce una lotta continua per riuscire a salvare gli orsi della luna, liberarli, curarli e riabilitarli in un lungo percorso psicologico.